
Il governo olandese ha lanciato un chiaro monito alle famiglie e alle scuole: bambini e ragazzi sotto i 15 anni dovrebbero evitare l’uso di smartphone e social media. La raccomandazione, contenuta in un recente rapporto del Ministero della Salute e dell’Istruzione, è motivata dai crescenti timori sull’impatto negativo della tecnologia digitale sulla salute mentale e sullo sviluppo cognitivo dei più giovani.
L’iniziativa, seppur non vincolante, arriva in un momento in cui il dibattito sull’uso della tecnologia da parte dei minori si sta intensificando in tutta Europa. Secondo il governo olandese, l’esposizione prolungata agli schermi può compromettere il sonno, aumentare l’ansia sociale e ridurre la capacità di concentrazione, soprattutto durante le fasi cruciali della crescita.
“La scuola dovrebbe essere un ambiente sicuro e concentrato sull’apprendimento, non un luogo dove si è costantemente distratti dalle notifiche o dalle dinamiche dei social network”, ha dichiarato la ministra dell’Istruzione Mariëlle Paul. “Stiamo incoraggiando una riflessione collettiva su come riportare equilibrio nella vita digitale dei ragazzi.”
Tra le misure suggerite: il divieto degli smartphone durante l’orario scolastico, l’introduzione di programmi educativi sull’uso consapevole dei dispositivi digitali e una maggiore responsabilizzazione dei genitori.
L’Olanda si aggiunge così a una lista crescente di Paesi – tra cui Francia e Finlandia – che stanno adottando provvedimenti simili per contrastare gli effetti negativi del digitale sui più giovani. Le reazioni sono miste: se da un lato molti genitori e insegnanti accolgono con favore l’iniziativa, dall’altro non mancano critiche legate alla fattibilità delle restrizioni in un mondo sempre più connesso.
Il governo ha fatto sapere che continuerà a monitorare la situazione e valuterà eventuali misure legislative, ma per il momento punta tutto sulla prevenzione e sull’informazione. “Non si tratta di demonizzare la tecnologia,” ha aggiunto Paul, “ma di proteggerne gli utenti più vulnerabili.”