
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha reso noto che Google ha ufficialmente aderito al sistema Piracy Shield, la piattaforma sviluppata per il contrasto alla pirateria online, in particolare nel settore audiovisivo e sportivo.
L’inserimento di Google rappresenta un passo significativo nel rafforzamento della collaborazione tra le grandi piattaforme digitali e le autorità italiane nella lotta contro la diffusione illecita di contenuti protetti da diritto d’autore. Piracy Shield, attivo da inizio 2024, è stato progettato per fornire una risposta tempestiva e automatizzata agli abusi online, bloccando la trasmissione illegale di eventi in diretta, come le partite di calcio, attraverso siti e servizi non autorizzati.
"La partecipazione di un attore globale come Google rappresenta un traguardo fondamentale per l’efficacia del sistema," ha commentato AGCOM in una nota. "Con questo passo, si rafforza il presidio tecnologico a tutela dei diritti dei titolari di contenuti e si riduce ulteriormente lo spazio operativo per la pirateria digitale."
L’ingresso di Google nel circuito del Piracy Shield avviene dopo mesi di interlocuzioni tecniche tra l’azienda statunitense e i vertici dell’autorità, volte a garantire un’integrazione efficiente e rispettosa dei principi di trasparenza, neutralità e libertà di espressione.
La decisione potrebbe influenzare anche altri grandi operatori del web, spingendoli a prendere parte a iniziative simili, contribuendo così a una più ampia rete di protezione del contenuto digitale. Restano tuttavia accesi i dibattiti tra sostenitori della libertà della rete e fautori di un controllo più rigido contro la pirateria.