
Con l’aumento dell’accesso a contenuti digitali da parte dei minori e l’espansione delle piattaforme online che offrono servizi riservati agli adulti, l’Unione Europea ha deciso di muovere un passo importante verso una maggiore tutela dei più giovani. È in questo contesto che nasce l’App europea per la verifica dell’età, un’iniziativa volta a creare un sistema armonizzato, sicuro e rispettoso della privacy per accertare l’età degli utenti nel mondo digitale.
Un’identità digitale per proteggere i minori
L’app, ancora in fase di sviluppo ma già al centro del dibattito europeo, sarà parte integrante del portafoglio europeo di identità digitale (EUDI Wallet). L'obiettivo principale è offrire un sistema affidabile che permetta ai siti web e alle app di verificare l'età degli utenti senza raccogliere dati personali sensibili.
In pratica, l’utente potrà dimostrare di avere un’età superiore a una certa soglia — ad esempio 13, 16 o 18 anni — senza rivelare la propria data di nascita, il nome o altri dati identificativi. Questo approccio punta a minimizzare la raccolta di dati, in linea con il principio di “privacy by design” previsto dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
Come funzionerà?
Il sistema sarà basato su identità digitali verificate rilasciate da enti accreditati a livello nazionale. Gli utenti potranno usare l'app per autenticarsi e dimostrare solo l’informazione necessaria: ad esempio, che hanno più di 18 anni. Il sito che richiede la verifica riceverà una conferma (o una negazione) senza accedere ad altri dati.
Si tratterà quindi di una verifica “a prova di privacy”, compatibile con l’uso di pseudonimi e tecnologie di crittografia, pensata per rispondere alle esigenze di piattaforme social, siti per adulti, servizi di e-commerce con limiti di età e ambienti videoludici online.
Chi la gestirà?
L’app sarà interoperabile in tutta l’UE e verrà implementata da ciascun Stato membro attraverso un’infrastruttura comune. Gli organismi pubblici e privati che vorranno utilizzare questo strumento dovranno integrarsi con il sistema europeo di identità digitale e rispettare criteri tecnici comuni.
La Commissione Europea ha già annunciato finanziamenti e linee guida tecniche per facilitare lo sviluppo del progetto, che coinvolge anche stakeholder del settore privato, autorità per la protezione dei dati e organizzazioni per i diritti dei minori.
Perché serve un’app per verificare l’età?
Attualmente, molti siti chiedono semplicemente di “dichiarare” l’età dell’utente, pratica facilmente aggirabile. Questa lacuna espone i minori a contenuti inappropriati e mette le piattaforme a rischio di sanzioni. Inoltre, alcune aziende hanno adottato soluzioni invasive, come il riconoscimento facciale o l’analisi dei documenti d’identità, che sollevano preoccupazioni sul fronte della privacy.
L’App europea si propone quindi come alternativa sicura, standardizzata ed efficace, capace di bilanciare il bisogno di sicurezza con il diritto alla riservatezza.
Le sfide all’orizzonte
Tuttavia, non mancano le criticità: l’effettiva adozione da parte delle piattaforme, la complessità tecnica dell’interoperabilità e il rischio di esclusione digitale per chi non ha accesso all’identità digitale restano questioni aperte. Inoltre, sarà fondamentale garantire che il sistema non venga abusato per fini di sorveglianza o discriminazione.
L’App europea per la verifica dell’età rappresenta un tassello importante della strategia digitale dell’UE. Se ben implementata, potrebbe diventare un modello globale per la protezione dei minori e la gestione dei dati sensibili nel mondo online. Ma come ogni innovazione, richiederà trasparenza, vigilanza e un dialogo costante tra istituzioni, imprese e cittadini.