
Sta circolando una bozza del “Digital Omnibus”, il pacchetto di riforme con cui la Commissione europea punta a semplificare varie leggi, incluso il GDPR. L’organizzazione noyb, fondata dall’avvocato Max Schrems, denuncia che le modifiche rischiano di distruggere l’impianto della normativa sulla privacy, aprendo la strada a un indebolimento dei diritti dei cittadini.
Secondo noyb, la bozza — che verrà presentata il 19 novembre — introduce cambiamenti profondi: la nuova definizione di “dato personale” escluderebbe molte informazioni usate per il tracciamento online, mentre i diritti di accesso e cancellazione verrebbero limitati. Inoltre, le aziende potrebbero utilizzare i dati personali per addestrare modelli di intelligenza artificiale invocando un generico “interesse legittimo”.
La proposta ridurrebbe anche la protezione dei dati sensibili, come salute, religione o orientamento sessuale, e amplierebbe le basi legali per il monitoraggio digitale. Schrems avverte: “Il Digital Omnibus segna la fine del GDPR, non una sua semplificazione”.