
Dal 12 novembre l’Italia introdurrà l’obbligo di verifica dell’età per l’accesso ai siti per adulti. La misura, che riguarda piattaforme come Pornhub, Youporn e OnlyFans, punta a impedire ai minori di visualizzare contenuti inappropriati. Il controllo avverrà tramite un sistema di “doppio anonimato” pensato per tutelare la privacy degli utenti, ma l’idea di dover fornire un’identificazione prima di accedere a contenuti XXX suscita non poche perplessità.
Molti adulti potrebbero infatti non sentirsi a loro agio nel condividere dati personali, anche se anonimizzati. È facile prevedere, dunque, un forte incremento nell’uso delle VPN, le reti private virtuali che permettono di connettersi a server collocati in altri Paesi, aggirando così le restrizioni geografiche e i controlli nazionali.
Il governo dovrà spiegare chiaramente ai cittadini come funziona il sistema, quali garanzie offre e perché si è resa necessaria una misura così invasiva. La finalità — proteggere i minori — è condivisibile, ma la sfida resta quella di conciliare sicurezza e libertà digitale. Gli esperti, intanto, ricordano che le VPN gratuite spesso non offrono la stessa protezione promessa, presentando limiti tecnici e politiche di conservazione dei dati poco trasparenti.